Federbim, un convegno sui piccoli comuni di montagna

Un convegno sui piccoli Comuni di Montagna come “Risorsa e presidio del territorio” è stato organizzato da Federbim, la Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano ed è in programma venerdì 17 marzo a Tolmezzo (Udine).

I consorzi BIM vogliono continuare a partecipare alla costruzione e gestione dei vari “sistemi locali”, senza pretese di sovrapporsi ad altri enti ma impegnandosi per una visione e una progettazione sempre più comprensoriale. I territori montani necessitano di politiche complessive e non settoriali; la proposta di legge approvata alla Camera dei Deputati il 28.09.16 ed ora in attesa di approvazione al Senato, a firma degli onorevoli Borghi, Realacci, Misiani, Iannuzzi per “il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione fino a 5000 abitanti e dei territori montani e rurali, nonché disposizioni per la valorizzazione, riqualificazione e recupero dei centri storici”, punta alla salvaguardia dei Piccoli Comuni e dei borghi rurali, di quelle realtà diffuse nel nostro Paese, che più in generale potremmo definire aree interne, dove la bassa densità di popolazione e lo spopolamento rappresentano ormai un dato sconcertante.

È in tale ambito che si vogliono promuovere azioni volte a dare risposte concrete per una vera “rigenerazione sociale e culturale” dei Piccoli Comuni di Montagna, coinvolgendo in primis i giovani e quindi le scuole. Il segnale che giunge da questa legge mi pare offra la chiave per una nuova centralità di questi territori, dove gli antichi saperi e le buone pratiche dei montanari un tempo favorivano il miglioramento sociale e miravano alla difesa dei “beni comuni”. Le genti della montagna friulana così come di altre aree, hanno scritto pagine importanti nella storia: voglio credere che in tutti noi ci sia ancora la fiducia in una rinascita possibile e che le “terre alte” continuino ad essere vissute, garantendo ai loro cittadini una dignità ed una prospettiva di futuro per molte generazioni ancora.

Dunque si deve essere chiari: per la salvaguardia ed il rilancio di questo immenso tesoro nazionale, rappresentato da piccoli borghi e paesi quali risorsa e presidio di territori fragili, ogni pur minima azione deve essere apprezzata e promossa, se crea condizioni di crescita e sviluppo sostenibile. Ecco che in questo i consorzi BIM, di fronte ad una montagna che necessita di ricostruire il futuro della propria economia, rappresentano come non mai le fondamenta solide sulle quali saldare le sfide del futuro. Come non mai, la Legge 959/53 si sta rivelando di una attualità sorprendente: essa può costituire un modello legislativo importante, che consente di riflettere anche su altri fronti, rispetto ai quali alle montagne d’Italia è stato chiesto di dare un grande contributo per il risveglio dell’economia del Paese. In questo momento di fragilità, le montagne e le loro genti possono rivestire un ruolo decisivo.

 

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