Assemblea BIM Tronto

ASSEMBLEA GENERALE DEL CONSORZIO BIM 8 LUGLIO 2022

Pupun Festival, Legnini e le comunità a confronto

Un momento di riflessione sulle opportunità e gli strumenti per rilanciare cultura e impresa per le comunità del futuro nelle aree del cratere piceno assieme, tra gli altri, al Commissario Straordinario Sisma 2016 Giovanni Legnini. È questo il focus del convegno “Borgo contemporaneo. Territori e Comunità: ricostruire, rigenerare, neopopolare” riprogrammato dopo il rinvio di dicembre scorso causa maltempo, giovedì 28 aprile alle ore 15,30 presso l’Auditorium Adriano Luzi a Comunanza (AP), nell’ambito di “Pupun Festival – Filiere Futuro Festival del Piceno”. Il progetto, lo ricordiamo, è stato selezionato tra 643 partecipanti dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura come primo in Italia tra gli 8 vincitori dell’avviso pubblico “Borghi in Festival. Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori”.

L’iniziativa progettuale vede come Capofila il Comune di Comunanza, in rete con altri sei comuni del Piceno: Acquasanta Terme, Castignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione e Rotella. Il fondamentale supporto di BIM TRONTO si unisce a una compagine di partenariato importante: Fondazione Carisap, Symbola, UNICAM, FORM, Associazione M.A.C. – Manifestazioni Artistiche Contemporanee, Appennino Up, Bottega del Terzo Settore, Esco BIM, Opera e Casa Asterione. Il progetto vale 327mila euro, di cui 250mila finanziati dal Ministero e 77mila dal Bim Tronto, Fondazione Carisap ed Esco BIM.

Il convegno, a cura di Fondazione Symbola, dopo i saluti del sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni, si aprirà con le riflessioni introduttive del presidente del BIM Tronto Luigi Contisciani e del Segretario generale di Fondazione Symbola Fabio Renzi. Relazioneranno la CEO di Marchingegno Alessandra Panzini e il Professore Associato di Economia Applicata presso il GSSI Alessandro Crociata. Seguiranno gli interventi di Alessandra Bonfanti, Responsabile Piccoli Comuni Legambiente nazionale, Gino Sabatini, Presidente Camera di Commercio delle Marche, Massimo Sargolini, Direttore Scuola di Ateneo di Architettura e Design Unicam, Valerio Temperini, Professore di Marketing Università Politecnica delle Marche, e Daniela Tisi, Dirigente  Beni e Attività culturali, Regione Marche. Le conclusioni saranno affidate all’assessore al Terremoto e al Bilancio della Regione Marche Guido Castelli, all’assessore alla Cultura della Regione Marche Giorgia Latini e al commissario straordinario Sisma 2016 Giovanni Legnini.

Il convegno vuole essere un’occasione di confronto su visioni, strategie e strumenti utili a costruire le condizioni di un abitare contemporaneo dei borghi. La montagna picena può diventare un laboratorio di rilevanza nazionale a patto che sappia utilizzare le risorse messe a disposizione per la ricostruzione, per la riqualificazione urbana e la rigenerazione economica e territoriale. Le risorse previste dalla ricostruzione e dal Fondo complementare per le aree dell’Italia centrale colpite dai sismi del 2009 e del 2016/17, quelle messe a disposizione dal Pnrr con il Piano nazionale Borghi e le Green Communities, le politiche promosse dalla Regione Marche, con la legge sulla valorizzazione dei borghi storici, costituiscono un’occasione straordinaria da cogliere con grande responsabilità e lungimiranza. Per questo è necessario rileggere e reinterpretare i borghi non come realtà isolate, ma come nodi costitutivi e strategici degli spazi urbano montani policentrici.

Il convegno verrà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Pupun Festival (@pupunfestival)

 

celebrazioni ghezzi a comunanza

Giuseppe Ghezzi, celebrazioni del terzo centenario dalla morte

Con un anno di ritardo, causa pandemia, eppure con un palinsesto di assoluta qualità, Comunanza si appresta finalmente a celebrare il terzo centenario dalla morte di Giuseppe Ghezzi, avvenuta a Roma nel 1721.

Pittore, letterato, uomo di grande cultura, dignitario alla Corte Papale, Ghezzi nacque a Comunanza nel 1634, ove trascorse parte della sua giovinezza. Giuseppe figlio di Sebastiano, anch’esso artista di alto livello, e padre di Pier Leone il famoso caricaturista, è sicuramente l’astro più lucente della dinastia dei Ghezzi. Una famiglia che, grazie anche al profondo legame con la terra natia, oggi pone a pieno titolo Comunanza sulle entusiasmanti rotte del Barocco Italiano. Non è un caso che, un altro protagonista di questa trionfale stagione della storia dell’arte, il pittore Antonio Amorosi, abbia trovato anch’egli i natali a Comunanza.

La figura di Giuseppe Ghezzi, negli anni, è stata oggetto di una progressiva valorizzazione. A lui sono certamente ascrivibili meriti pittorici indiscutibili, grazie ad una produzione artistica di assoluto livello. Tuttavia, sulla scorta di recenti approfondimenti della sua vicenda umana e storica, oggi si riconosce al Ghezzi l’assoluta centralità nelle vicende culturali dell’Urbe. Ciò in un periodo storico, quello che dalla metà del 1600 giunge fino ai primi decenni del secolo successivo, in cui Roma era la capitale o, meglio, l’iperbole del Barocco. Giuseppe Ghezzi, attivo in una prima fase come Notaio della Camera Papale, venne successivamente nominato “Segretario Perpetuo dell’Accademia di San Luca”, titolo riservato a chi è al vertice della più alta istituzione accademica di Roma. Esercitando questo ruolo, per molti decenni, il Ghezzi diventa protagonista non solo delle vicende culturali ma, anche, di quelle politiche e mondane del tempo. Ad una produzione pittorica che mette in risalto gli aspetti trionfanti dell’arte barocca, dunque, si affianca l’impegno di governo e promozione in seno all’Accademia. In questo contesto memorabili sono la raffinatezza e, allo stesso tempo, l’efficienza con cui seppe organizzare i “Concorsi Clementini”, pensati in onore di Papa Clemente XI (anche lui marchigiano e grande estimatore del Ghezzi). Si tratta di eventi importantissimi, celebrati ogni tre anni, nel corso dei quali venivano premiati pittori, scultori ed architetti, attraverso solenni cerimonie che si svolgevano presso il Campidoglio, alla presenza del Pontefice. Le premiazioni, grazie all’imprinting del Ghezzi, divennero tra le occasioni più attese della vita artistica e culturale romana. Il fatto di essere residente stabilmente a Roma non impedì all’Artista, come del resto più tardi a suo figlio Pier Leone, di rimanere strettamente connesso con Comunanza. Da Roma, infatti, giungevano generosamente i dipinti destinati ad abbellire le Chiese del Territorio. Ad Ascoli, nel 1689, arrivò addirittura una delle produzioni più celebri, la pregevolissima “Sacra Famiglia” per la Chiesa di Sant’Angelo Magno. Tutte opere che, negli ultimi anni, sono state oggetto di recupero e di restauro. E proprio nel campo del restauro dei dipinti del Ghezzi, ha saputo distinguersi un altro celebre comunanzese: il compianto Maestro Adriano Luzi che, prima di confrontarsi con i grandi capolavori dell’arte antica (dall’Estasi di Santa Teresa del Bernini, al restauro dei dipinti murali presso la Tomba di Nefertari in Egitto), proprio sulle tele del celebre concittadino affinò la sua sensibilità.

Il Programma celebrativo proposto dall’Amministrazione Comunale di Comunanza, non si limita onorare i meriti dell’illustre Concittadino. Infatti, anche attraverso alcune azioni a carattere permanente, si intenderà favorire una forte riscoperta del Ghezzi, ascrivendone l’opera e la vicenda umana a patrimonio culturale della Cittadina. Proprio in questo senso va interpretato il pensiero del Sindaco Alvaro Cesaroni che, nel sottolineare come Comunanza si caratterizzi storicamente per una significativa matrice artistica, a questa fa derivare la secolare vocazione per l’artigianato. Non è un caso che Comunanza rappresenti, per tradizione artigianale e odierna dimensione industriale, un’anomalia nel territorio rurale montano a cui appartiene.

L’Assessore alla Cultura Francesca Perugini, delegata al Progetto, esprime massima soddisfazione per l’avvio delle iniziative, sottolineando come l’arte in ogni sua forma espressiva, rappresenti un momento di incontro e di scambio di relazioni. Una dinamica che, essendo venuta meno negli ultimi due anni, rende la celebrazione su Giuseppe Ghezzi ancora più significativa ed importante.

L’Assessore Regionale Giorgia Latini dichiara, infine, che questa importante Celebrazione è del tutto coerente con il focus sulle “identità territoriali”, individuato dalla Regione Marche come prioritario. Si tratta di favorire, attraverso la conoscenza di questi Personaggi che hanno dato lustro alla nostra Terra, il radicamento ai valori culturali di cui la nostra storia è portatrice.

Il Programma è stato articolato anche grazie al sostegno di BIM, Regione Marche, Fondazione Carifermo e Fondazione Pascali ed ha visto il fondamentale contributo dei locali ArcheoClub e Musei Sistini nella messa a disposizione dei preziosi materiali di approfondimento.

Queste le iniziative in calendario:

7 Maggio 2022

Convegno presso l’Auditorium “A. Luzi” di Comunanza, sul tema “Giuseppe Ghezzi: un protagonista del barocco”. Relatori: Anna Lo Bianco, Stefano Papetti, Marina Massa, Tiziana Pangrazi

Giugno-Dicembre 2022

Esposizione dei lavori delle Scuole Primaria e Secondaria di Primo Grado Istituto Interprovinciale dei Sibillini Comunanza Progetto “IL MIO GHEZZI” presso il Museo di Arte Sacra – Palazzo Pascali – Via Rossini, 2 – Comunanza

Luglio 2022

Realizzazione Galleria a Cielo Aperto con riproduzione di Opere della Famiglia Ghezzi e Supporti divulgativi

Giugno-Luglio 2022

Lezioni/spettacolo dal titolo “Immagini sacre e pensieri di fuoco al tempo degli artisti Ghezzi di Comunanza”, a cura del filosofo e performer teatrale Cesare Catà

Inoltre sono previsti: l’esposizione temporanea dell’opera “La Sacra Famiglia” in trasferimento da Ascoli Piceno al Museo di Arte Sacra; il riallestimento, nel contesto del Presepe Vivente del 26 Dicembre, di una natività sulla cifra Barocca del Ghezzi; per Maggio, Settembre ed Ottobre saranno programmate visite guidate alle opere del Ghezzi, destinate alle scolaresche, con trasporto interamente a carico del Comune di Comunanza.

Per informazioni:

Assessorato alla Cultura del Comune di Comunanza – Ass. Francesca Perugini Piazza IV Novembre, 2 – Comunanza (AP) Tel. 0736 84381

Pupun Festival, i borghi del Piceno sbarcano alla BIT 2022

Pupun Festival è pronto per l’esordio alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Il progetto risultato primo in Italia tra gli otto vincitori dell’avviso pubblico “Borghi in Festival. Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori”, selezionato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura tra i 643 progetti presentati in tutto il Paese, sarà, infatti, presentato alla fiera milanese con l’evento “Borghi in festa: Pupun, un nuovo festival per cultura e turismo”, organizzato dalla Regione Marche, in programma domenica 10 aprile alle ore 14.

L’occasione sarà preziosa per presentare il festival al pubblico nazionale e internazionale che animerà l’appuntamento fieristico milanese. Il progetto riparte dal patrimonio locale, dal genius loci piceno, dai valori dei saperi locali, dalle antiche tradizioni legate all’artigianato del legno, del rame, del travertino, per proporre un fitto calendario di eventi in programma tra maggio e giugno prossimi co-progettati assieme alla comunità locale.

Alla BIT di Milano presenzieranno i relatori Giorgia Latini, assessore alla Cultura della Regione Marche, Sergio Loggi, presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, Luigi Contisciani, presidente del BIM Tronto e consigliere del Comune di Comunanza, e Roberto Paoletti, presidente della Bottega del Terzo Settore.

Sarà dunque presentato il percorso avviato attraverso i cantieri creativi aperti con la comunità e gli operatori, le interviste ad artigiani e memorie storiche dei territori condotte nel corso dei laboratori del logos, la costruzione dei laboratori della materia – veri e propri workshop e momenti di incontro per scoprire il saper fare dell’artigianato locale – e, infine, la sperimentale maniera partecipativa e condivisa con cui micro e grandi eventi sono stati pensati e cuciti addosso a quanto emerso dalle occasioni di confronto coi territori. L’obiettivo è, insomma, lo sviluppo di una nuova energia di filiera e maniere inedite di fare turismo, perfettamente coerenti con le nuove destinazioni trasformative dello scenario post pandemico.

Il progetto, lo ricordiamo, vede come Capofila il Comune di Comunanza, in rete con altri sei Comuni del Piceno – Acquasanta Terme, Castignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione e Rotella – con il supporto e il coordinamento di Bim Tronto e una compagine di partenariato importante: Fondazione Carisap, Symbola, Unicam, Form, Mac e Pop Studio, Appennino Up, Bottega del Terzo Settore, Esco BIM, Opera e Casa di Asterione, con il supporto progettuale di Marchingegno.

L’iniziativa vale 327mila euro, di cui 250mila finanziati dal Ministero e 77mila dal Bim Tronto, Fondazione Carisap ed Esco BIM.

“Siamo pronti per presentare Pupun Festival al pubblico internazionale, che di certo apprezzerà questa importante iniziativa di tutela e valorizzazione che ci vede protagonisti insieme alla Regione Marche, fin dalla conferenza di lancio del progetto. Siamo riusciti a mettere assieme attori territoriali, regionali e nazionali, partendo da basi solide come Mete Picene e il Sistema Museale Piceno. Qui c’è l’anima salda di una comunità che resiste e sa reinventarsi. Un festival fiero, forte che coinvolge direttamente comunità che non hanno mai smesso di fare”, spiega Luigi Contisciani, presidente del BIM Tronto.

Aperta la call for ideas per l’edizione 2022 di ReStartApp

È aperto il bando per l’edizione 2022 di ReStartApp, il Campus di formazione, incubazione e accelerazione per le giovani imprese del territorio appenninico italiano, promosso e realizzato da Fondazione Edoardo Garrone (www.fondazionegarrone.it) in collaborazione con il Comune di Avellino (www.comune.avellino.it)

Mettere le giovani generazioni al centro del rilancio e dello sviluppo sostenibile delle aree interne del nostro Paese, sostenendo la nascita di nuove attività imprenditoriali, innovative e sostenibili, è l’obiettivo dell’iniziativa, che si svolgerà per la prima volta sull’Appennino meridionale, in Irpinia.

Il Campus residenziale gratuito si terrà ad Avellino, dal 27 giugno al 7 ottobre 2022, con una pausa intermedia dalle lezioni dal 1°agosto al 4 settembre.

Potranno partecipare 15 giovani di età inferiore ai 40 anni, in possesso di idee d’impresa e startup innovative nelle filiere produttive tipiche della montagna: agricoltura, allevamento, agroalimentare, gestione forestale, turismo, artigianato, cultura, manifattura e servizi.

La Call for Ideas è disponibile online sul sito www.fondazionegarrone.it nella sezione “BANDI”.

Campus RestartApp – Fondazione Edoardo Garrone (fondazionegarrone.it)

Per candidarsi c’è tempo fino al 6 maggio.

In 10 settimane di formazione, i partecipanti avranno la possibilità di acquisire e perfezionare conoscenze e competenze per l’avvio di imprese attive in ambito montano e mettere a punto un Business Plan della propria idea imprenditoriale.

Il programma, ricco e articolato, prevede attività di formazione in aula, laboratorio di creazione e sviluppo d’impresa, esperienze, testimonianze, casi di successo. La formula residenziale offre, inoltre, ai partecipanti un’esperienza di socialità e di confronto con il territorio e la comunità locale.

Un team qualificato di docenti, esperti e professionisti dei principali settori dell’economia della montagna, affiancherà i giovani nell’approfondimento e nello sviluppo dei propri progetti imprenditoriali. Al termine dei lavori del Campus è prevista una fase di supporto e consulenza a distanza condotta dai docenti per aiutarli nella stesura definitiva del proprio Business Plan.

Per agevolare la realizzazione dei tre migliori progetti, selezionati da una Commissione di valutazione appositamente costituita, Fondazione Edoardo Garrone metterà a disposizione tre premi per un valore complessivo di 60.000 euro.

Grazie al contributo dei partner, sono previsti ulteriori incentivi per la concretizzazione delle idee di impresa e ai progetti ritenuti particolarmente meritevoli sarà dedicato un servizio di consulenza gratuito post Campus della durata di un anno.

Si conferma così il successo del format degli incubatori ReStartApp e ReStartAlp per giovani imprese della montagna, che con 11 edizioni complessive hanno affiancato 140 aspiranti imprenditori e hanno contribuito all’effettivo avvio di circa 50 imprese, attive prevalentemente nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento e del turismo e accomunate dall’obiettivo di valorizzare, promuovere e sviluppare i territori montani e le loro risorse, in chiave innovativa e sostenibile.

A validare la formula, una rete di autorevoli partner a livello nazionale, quali: Fondazione Symbola, Legambiente, UNCEM, Alleanza Mobilità Dolce, Federbim, Federforeste, PEFC Italia, Club Alpino Italiano (CAI), Fondazione CIMA, Open Fiber, Tiscali.

ReStartApp è il cuore del più ampio Progetto Appennino, ideato e promosso da Fondazione Edoardo Garrone, che per la sua edizione 2022 ha individuato il partenariato guidato dal Comune di Avellino – insieme al Comune di Mercogliano e alla Fondazione Polo Terra, in rappresentanza del territorio denominato “Area Vasta di Avellino” – come il più idoneo per realizzare l’originale programma di rilancio delle aree interne.

Formazione per la nascita di nuove giovani imprese, consolidamento del tessuto imprenditoriale esistente, creazione di reti, coinvolgimento di altre dimensioni della comunità nelle attività produttive, strumenti e competenze per dare vita a progetti di sviluppo efficaci perché condivisi e inclusivi sono i pilastri del Progetto, che, oltre al campus ReStartApp, comprende anche un percorso di accelerazione per imprese locali e i laboratori di creazione di reti di imprese locali. Ulteriori informazioni sul sito www.fondazionegarrone.it.

locandina restartapp 2022

Nasce Made in Piceno, il marketplace a km zero del BIM Tronto

Il vero “Made in Piceno” per rilanciare il tessuto economico e artigianale locale: a oggi la chiamata a raccolta del BIM Tronto ha convinto 62 imprese con quasi 500 prodotti a chilometro zero, tra queste 37 produttori sono già presenti sul marketplace del territorio www.madeinpiceno.it con le loro 330 eccellenze. Una piattaforma pensata in una duplice direzione: da un lato, far arrivare il Piceno ovunque in Italia, dall’altro conquistare gli italiani col fascino e il saper fare tipicamente locali. Made in Piceno si propone, quindi, come un viaggio attraverso le tradizioni locali, che mette assieme le specialità enogastronomiche picene, opere di artigianato e cosmesi naturale, con un occhio di riguardo al mondo del biologico locale. Ogni eccellenza, accuratamente selezionata, proviene direttamente da laboratori e aziende del territorio, così da garantire la filiera più corta e autenticità al 100 per cento. L’anima del progetto si concentra sul concetto stesso di Piceno, che oltre a indicare un determinato territorio, racchiude in sé anche un genius loci che si differenzia per indole da quello del resto delle Marche, pur facendone intrinsecamente parte.

“Il marketplace Made in Piceno è frutto di un lavoro capillare avviato sul territorio per iniziativa del Bim Tronto, di concerto con i sindaci e le associazioni di categoria, che ha riscontrato molto interesse da parte dei piccoli e medi produttori locali”, spiega il presidente Luigi Contisciani. “Questo dimostra che molti hanno compreso questa opportunità, che consiste in una presenza online sul marketplace senza costi aggiuntivi e nella vendita dei propri prodotti in tutta Italia. Non miriamo, però, solo a una vetrina digitale, ma a una vera azione di promozione e marketing del territorio che miri a conquistare gli italiani della bontà e delle bellezze del Piceno. Il progetto nasce da un momento di crisi, ma sono certo che saprà trasformarsi in una possibilità concreta”. “L’Iniziativa va sostenuta rendendola visibile e facendola conoscere”, ha detto l’Assessore regionale Guido Castelli nel corso della conferenza di lancio del marketplace Made in Piceno. “Lo sforzo non dovrà rimanere anonimo, parleremo di Made in Piceno”.

Su Made in Piceno è quindi possibile acquistare le specialità locali, come le vere olive ascolane DOP, il tartufo nero di Roccafluvione, lo zafferano piceno, ma anche pasta, legumi, salumi e insaccati, dolci e prodotti a base di mela rosa dei Sibillini e anice verde di Castignano. Sono inoltre disponibili pregiati vini, spumanti e birre artigianali, ricami a mano e al tombolo di Offida, bigiotteria in pelle di pesce, pentole di rame fatte a mano e cosmesi naturale: tutti esempi di un ricco e complesso patrimonio da difendere e custodire. Ecco perché il marketplace va ben oltre la vendita online ed è perfettamente coerente con la filosofia rigenerativa e di comunità propria di Mete Picene. Si tratta, dunque, di un portale ben integrato nella piattaforma di destinazione turistica e nella creazione di una strategia di promo-commercializzazione che riguarda il territorio, ma anche (e soprattutto) i suoi protagonisti più autentici.

“L’iniziativa va letta come il rafforzamento di un processo avviato già da tempo con Mete Picene e tutte le ulteriori progettualità che promuovono il territorio come destinazione turistica e spazio di rigenerazione. Ciascun tassello va a inserirsi in un cammino ben articolato e sempre più strutturato. Nella fattispecie, Made in Piceno si arricchirà di ulteriori proposte pensate per il prossimo Natale, che sveleremo presto”, chiosa il presidente Luigi Contisciani.