enrico borghi bim tronto

Borghi consigliere speciale delle Aree Interne

Il Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, prof. Claudio De Vincenti, ha provveduto con proprio decreto a nominare l’onorevole Enrico Borghi proprio Consigliere speciale con funzioni di coordinamento in fase attuativa della Strategia Nazionale delle Aree Interne. In tale veste, l’on. Borghi avrà il compito di assicurare le funzioni di coordinamento operativo della Strategia Aree Interne per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il ruolo del “Comitato nazionale Aree Interne” nella guida strategica e tecnica del processo di attuazione della SNAI, in diretta collaborazione con il Sottosegretario prof.Claudio De Vincenti e in raccordo con il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’incarico verrà svolto a titolo gratuito, e rispetta le prerogative dei contingenti di cui all’articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 aprile 2015.

All’onorevole Borghi, già presidente di Fondazione Montagne Italia, deputato e membro della Commissione Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici, vanno i complimenti e l’in bocca al lupo del Bacino Imbrifero del Tronto. “Conosciamo Borghi – spiega il presidente Luigi Contisciani – e la sua dedizione alle aree interne. Siamo perciò sicuri che con lui continueremo ad avere una collaborazione proficua diretta a favorire la crescita e lo sviluppo sostenibile delle aree montane italiane”.

destinazione marche

Turismo, cultura e agroalimentare: ecco il Piceno

Il Piceno è un territorio a forte vocazione agroalimentare, turistica e culturale, per la sovrabbondanza di ricchezze naturalistiche e paesaggistiche e per l’ampia produzione di eccellenze locali, tanto ereditata dal passato, quanto frutto dell’ingegno e del sapere contemporaneo. Il punto di forza da cui partire per rilanciare questo scorcio meraviglioso delle Marche è proprio la sua unicità: la tipicità di tanti piccoli comuni, dalla riviera alla montagna, che, con la loro identità specifica, contribuiscono a rendere il territorio più vario e più ricco. Il Bacino Imbrifero del Tronto ha come scopo primario quello di favorire il progresso economico e sociale della popolazione dei Comuni consorziati: in tale contesto, uno dei compiti decisivi è, allora, colmare la distanza fra le potenzialità del territorio e la loro affermazione. «Per questo abbiamo iniziato a costituire reti partendo proprio dalle eccellenze locali – spiega il presidente del Bim Tronto, Luigi Contisciani – è il caso del Distretto del Travertino Piceno, da cui abbiamo creato due Marchi registrati e di proprietà del Bim Tronto: “Travertino Piceno” e “Lavorazione del Travertino Piceno”. Questo ha permesso alle aziende che lavorano il travertino di avere tutte le certificazioni necessarie per i lavori, e, soprattutto, ordini e commesse da tutto il mondo».

Si lavora, in chiave turistica, anche sulla visibilità internazionale. Il Bim Tronto, in collaborazione con amministrazioni comunali, associazioni di categoria e D.M.O, e nell’attesa del riconoscimento del Distretto Turistico Marche Sud, sta cercando infatti di creare una rete turistico-strategica che coinvolga il maggior numero di operatori del settore, dal mare alla montagna. Obiettivi primari sono lo sviluppo e la gestione delle attività turistiche, nonché la promozione del territorio, sia a livello nazionale sia internazionale, e lo sviluppo di una politica dell’accoglienza ampia e diffusa. Per la stagione estiva 2016, l’ente, in collaborazione con la Regione Marche, gestirà inoltre i centri d’informazione e accoglienza turistica di Porto d’Ascoli, Grottammare e San Benedetto del Tronto per la promozione e promo-commercializzazione del territorio. In linea con un turismo consapevole, richiesto da un pubblico sempre più esigente, si inquadra invece l’azione propulsiva del Bim Tronto mirata alla nascita di una Rete e Sistema Museale del Piceno, una sorta di “bussola” per un viaggio culturale in un territorio straordinario. Nel Piceno l’arte può essere infatti ammirata in ogni sua forma: dalla più antica, preziosa testimonianza dei secoli passati, a quella dei nostri giorni, dimostrazione della vitalità di questi luoghi, da quella plasmata dall’uomo a quella che scaturisce dal prodigio della natura. Realizzare un Sistema Museale Piceno significa voler accrescere e promuovere la missione educativa di ogni singolo museo e struttura espositiva per razionalizzare l’offerta e potenziare la produzione culturale, creando sinergie con il turismo, l’ambiente, l’istruzione e la formazione professionale.

«Il Piceno è un insieme di elementi attrattivi irresistibili: sicurezza, controllo e coesione sociale, salubrità, qualità e fruibilità dell’ambiente, autenticità delle relazioni umane, cibo buono e genuino. Per questo l’interesse verso il nostro territorio è sempre maggiore ed è nostro dovere essere all’altezza delle aspettative», chiosa il presidente Contisciani.

travertino bim

Il travertino per rilanciare il Piceno

Negli ultimi anni il Bacino Imbrifero del Tronto è sempre stato in prima linea per sostenere e valorizzare il territorio montano attraverso l’ambiente. L’ente, tenendo fede alla propria mission, ha puntato molto sulla difesa e sul rilancio della montagna, l’area più appetibile per la produzione dell’energia da fonti rinnovabili, la gestione dell’acqua, la produzione di servizi turistici e prodotti naturali. Da questo punto di vista, il Bim Tronto ha sostenuto strenuamente l’alleanza strategica tra le aziende del travertino, un cammino che mira a promuovere una delle risorse del territorio di Acqusanta Terme, che, assieme alla stazione termale acquasantana, identifica in modo univoco tutto il territorio.

Il percorso intrapreso per la valorizzazione del travertino piceno ha avuto il merito di coinvolgere e rilanciare una zona montana per anni trascurata, pur nella sua strategica posizione e importanza. Si è così costituita la Rete del Travertino Piceno, siglata ufficialmente a maggio 2015 con la firma degli aderenti e la nomina del comitato di gestione. Essa raccoglie dieci aziende, cinque cave e otto laboratori, in maggioranza dell’area estrattiva di Acquasanta Terme e Ascoli Piceno. Su iniziativa del Bacino Imbrifero del Tronto, la rete ha inaugurato un’alleanza storica e di grande rilievo tra le aziende del travertino per favorire la crescita delle imprese del comparto e soprattutto, del territorio. A vigilare su di essa e a stimolare la sinergia più efficace per il Piceno, su tutti l’ente promotore, il Bim del Tronto, impegnato ancora una volta, nella valorizzazione economica e sociale della comunità e nel rilancio produttivo del Piceno.  La costituzione della Rete del Travertino costituisce la naturale prosecuzione del cammino avviato con la manifestazione “Sorgenti del Travertino”, per la promozione di una delle principali voci dell’economia locale, che identifica in modo univoco il territorio di Acquasanta Terme e del Piceno intero.

La Rete si prefigge di mettere a sistema gli imprenditori della filiera produttiva del settore travertino nei mercati internazionali. Una sfida che passa anche attraverso l’utilizzo di due marchi, registrati e di proprietà del Bim Tronto: il “Marchio del Travertino del Piceno”, che lega la pietra naturale locale alla storia del territorio, disciplina e garantisce le sue caratteristiche estetiche e tecniche, e il “Marchio delle Lavorazioni del Travertino Piceno”, che certifica prodotti e progetti innovativi sia in termini di design che di lavorazione tecnica. Due marchi capaci di trasmettere al mercato una promessa d’innovazione e una garanzia di qualità e che saranno concessi in comodato d’uso a tutti gli imprenditori aderenti alla Rete Travertino Piceno. Importante la partecipazione alle ultime due edizioni della fiera internazionale di settore Marmomacc. “Siamo molto orgogliosi – spiega il presidente del Bim Tronto, Luigi Contisciani – della sinergia che si è creata tra chi lavora nel settore del travertino. Vogliamo valorizzare un settore che è peculiare del Piceno, da Acquasanta del Tronto fino a Castel Trosino, e che fino a ora, forse, è stato poco protetto e utilizzato. Nelle cave dell’Acquasantano, ad esempio, si tagliano blocchi che poi prendono il largo per la Cina, un sistema che non tiene conto del valore aggiunto che si produrrebbe lavorando e trasformando questo prezioso materiale nella nostra zona. Miriamo a creare una nuova economia. L’estrazione e la lavorazione del travertino piceno costituiscono una delle più importanti attività per l’industria e il commercio della zona montana. Per questo, l’ente che presiedo ha accolto con estremo favore la proposta di diverse aziende locali del settore lapideo di realizzare un’alleanza strategica tra cavatori e laboratori”.

La Rete del Travertino Piceno, oggi, è pronta a sbarcare all’estero negli Emirati Arabi, in Texas e anche in Camerun. I due marchi creati sono confezionati in modo tale da essere proposti sui mercati internazionali più promettenti e, nello stesso tempo, l’intero progetto mira a riavviare in modo efficace e convincente un’industria importante per il sud delle Marche, che ha visto nel passato utilizzare il travertino piceno anche per la realizzazione di molte moschee nei paesi arabi. Fuori dai confini italiani, la rete del “Travertino Piceno” ha già ottenuto una rilevante commessa negli Emirati Arabi, dove già la pietra bianca ascolana è presente nella torre di Dubai e altri edifici simbolo della città e prospettive interessanti si potrebbero aprire in Nord America, e precisamente in Texas, e in Africa, paese dove nel 2018 si terrà la Coppa Africa, e in cui si attiveranno 33 cave. Una filiera di storica importanza che sta restituendo speranza e slancio a un settore produttivo e commerciale, che potrebbe a breve favorire anche la crescita di un’occupazione nel comparto, fondamentale per superare la crisi e rilanciare i consumi del Piceno.

castagneti marche

Anche i castagneti nei fondi UE

E’ stata approvata la legge che apre anche ai castagneti la possibilità di accedere ai fondi comunitari. La norma ha finalmente sbloccato una situazione che si protraeva da sei anni, con gravi danni per le aziende agricole, per cui il Bacino Imbrifero del Tronto si era aspramente battuto, ottenendo l’aiuto prezioso del consigliere regionale Fabio Urbinati. Al consigliere va il ringraziamento del Bim Tronto e di tutte le comunità della montagna per l’importantissimo risultato raggiunto.

Guarda il video della presentazione della legge in consiglio regionale delle Marche.

In pratica, un’errata interpretazione burocratica da parte degli uffici della Regione Marche, aveva sino ad oggi impedito ai produttori l’accesso ai finanziamenti Ue, con effetti disastrosi per un settore che negli ultimi anni è stato già gravemente colpito dal cinipide, il parassita cinese che distrugge gli alberi. Da qui la battaglia di Coldirettiper garantire pari opportunità anche alle aziende castanicole. Sul territorio marchigiano sono 850 gli ettari di castagneti in produzione, curati da circa 540 aziende. La maggior parte dei castagneti da frutto (ben il 92 per cento) si trova nell’Ascolano, davanti al Maceratese (4 per cento), mentre le altre tre province (Fermo, Pesaro, Ancona) rappresentano assieme il restante 4 per cento. Tre sono i tipi di castagne presenti nell’elenco ufficiale dei prodotti agroalimentari tradizionali: marrone del Montefeltro, marrone di Acquasanta Terme e marrone di Roccafluvione.

L’arrivo di risorse europee potrà ora contribuire a rilanciare la produzione ma anche a creare filiere di prodotti trasformati e di legno di castagno di qualità, favorendo l’ingresso dei giovani, e promuovere nuovi modelli imprenditoriali con il coinvolgimento attivo dei proprietari. Un’opportunità importante per salvaguardare il tessuto economico delle zone interne ma anche lo stesso assetto idrogeologico, poiché con la chiusura delle aziende agricole viene meno anche la quotidiana manutenzione del territorio rispetto ai rischi di dissesto.

 

 

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Le Case dell’Acqua ad Ascoli Piceno

Sono arrivate ad Ascoli Piceno le prime due case dell’acqua nei quartieri di Monticelli e Piazza Immacolata, inaugurate lo scorso 18 giugno. Un’iniziativa frutto della collaborazione tra il Bacino Imbrifero del Tronto e il Comune di Ascoli che consentirà ai cittadini di poter attingere acqua pura a titolo completamente gratuito fino al 31 agosto 2016 e poi a prezzi scontatissimi, 2 centesimi al litro (nei supermercati spesso viene venduta a 15/16 centesimi al litro).

“Una parte delle risorse che abbiamo a disposizione dobbiamo investirle sull’acqua come mission istituzionale – spiega il presidente Luigi Contisciani -. Abbiamo così accolto favorevolmente le richieste dei Comuni, ovvero San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno, e ora Colli del Tronto, Maltignano e Spinetoli. Le case dell’acqua danno al cittadino un’acqua che è tra le sei migliori d’italia, refrigerata, filtrata e sanificata. Il cittadino va alla casetta con la sua bottiglia, preleva l’acqua quando vuole, senza inquinare l’ambiente in alcun modo. In questo modo riduciamo le emissioni di Co2 e di rifiuti. Dal 1° settembre l’erogazione dell’acqua avverrà tramite una tessera prepagata al costo di soli 30 euro annui”.

“Con questa schema puntiamo a ridurre il più possibile la produzione di rifiuti – dichiara il sindaco Guido Castelli-, in particolare di bottiglie di plastica in pet, evitando di caricare le discariche di un onere aggiuntivo. Le case dell’acqua nascono nell’ambito di una strategia diretta alla produzione di zero rifiuti che fa il paio con un’altra grande rivoluzione: quella che prenderà le mosse anche nelle periferie, entro l’anno 2016, con l’estendimento in tutte le case degli ascolani del sistema di raccolta porta a porta”.

I cittadini avranno quindi a disposizione acqua di grandi qualità secondo sistemi che ne certificano la perfetta salubrità. Dal 1° settembre si potrà attingere acqua dalle “casette” attraverso una tesserina che avrà un costo annuale di 30 euro.

 

Sventola la bandiera delle Olimpiadi dell’inglese

Si è conclusa la terza edizione provinciale delle “Olimpiadi dell’inglese” rivolta agli studenti del IV e V superiore di 1° grado dei comuni facenti parte del Bim Tronto, con la cerimonia di premiazione svoltasi questa mattina presso la Sala dei Savi del Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.

L’INGLESE – Questo è il terzo anno consecutivo che nella nostra provincia si sono svolte le Olimpiadi della lingua inglese per promuovere e misurare le competenze linguistiche degli studenti piceni e premiare i migliori. L’interessante e originale iniziativa è stata promossa dal Centro Studi Alfieri, unico Centro Cambridge autorizzato in Provincia per il rilascio delle certificazioni della prestigiosa università inglese, in collaborazione con il Consorzio del Bacino Imbrifero del Tronto (Bim), che ha finanziato l’evento. Gli esami Cambridge ESOL sono riconosciuti da circa 13mila datori di lavoro, enti governativi, istituti di formazione e università, sono inoltre accreditati dagli uffici per l’immigrazione nel mondo.

LE OLIMPIADI –Da anni non si registrava una simile partecipazione a un progetto extrascolastico – ha dichiarato il presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani – hanno infatti aderito tutti licei e gli istituti superiori del territorio del Bim, che comprende ben 17 Comuni del Piceno. A oltre 2000 allievi è stata data la possibilità di partecipare alla coinvolgente gara linguistica: un aiuto concreto alle famiglie e alle scuole pubbliche, che in un momento di crisi sociale ed economica, non hanno sempre la possibilità di investire le necessarie risorse nella formazione dei giovani”.

LA FINALE – Dopo varie selezioni alle semifinali sono arrivati in 80, vincendo così un corso di inglese di 20 ore con docenti madrelingua. Di questi 80 posti a disposizione, 45 sono stati riservati ai primi classificati nelle scuole tecniche e professionali, che hanno sostenuto l’esame PET, altri 35 posti ai migliori studenti liceali che hanno affrontato l’esame FCE, più complesso e utile per il prosieguo degli studi universitari. Tutti gli 80 finalisti hanno usufruito gratuitamente delle certificazioni. “È una grande soddisfazione e una profonda gratificazione lavorare con le scuole per cercare di innalzare la competenza linguistica dei nostri alunni “, ha affermato Monia De Giorgis, responsabile del Centro Cambridge di Ascoli.

LA CERIMONIA – In questa cerimonia sono stati premiati i migliori 12 allievi (6 degli Istituti Tecnici e 6 dei Licei) che hanno ottenuto il voto più alto agli esami per le certificazioni e ai quali è stato regalato un viaggio-studio a Malta per due settimane dal 17 al 30 luglio. Inoltre sono state premiati il Liceo Scientifico Rosetti di San Benedetto del Tronto per la certificazione FCE e l’Istituto Mazzocchi di Ascoli per l’esame PET, avendo fatto tra tutti i Licei e Istituti più certificazioni e come novità dell’anno, sono stati consegnati 2 buoni per la certificazione CAE ( specialistica) ai due punteggi più alti nella certificazione FCE.

Il Bim Tronto ha premiato gli studenti del Piceno

Il Bacino Imbrifero del Tronto ha premiato le scuole e gli studenti del Piceno consegnando loro i riconoscimenti previsti dal “Pacchetto Scuola Bim 2015/2016”. La cerimonia si è svolta al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno dove il presidente Luigi Contiscaini  ha premiato le scuole primarie del territorio che hanno partecipato al concorso “La comunicazione: dalle lettere alla chat”, tre tesi di laurea riguardanti il bacino Imbrifero del fiume Tronto e consegnato le 100 borse di studio agli studenti delle scuole superiori.

Un’azione propulsiva rivolta alla comunità del valore di 140 mila euro, che ha compreso la terza edizione del concorso “Le Olimpiadi di Lingua Inglese” per gli studenti del 4° e 5° anno degli istituti superiori, il sostegno alla sensibilizzazione sulle nuove forme di dipendenza con i progetti “Ragazzi e New Addictions” e “Stop al cyberbullismo”, entrambi riservati agli alunni delle scuole medie inferiori, l’iniziativa“Speed: screening e prevenzione della dislessia in età evolutiva”, per gli studenti del primo e secondo anno delle scuole primarie, la mostra-concorso “Procopio e i bambini incontrano Esopo”, rivolta ai bambini delle scuole elementari per promuovere lo sviluppo dell’arte e della creatività giovanile e sollecitare in maniera originale l’interesse nei confronti della lettura, nello specifico il contatto con il grande autore Esopo. Ancora, il pacchetto ha previsto l’acquisto di arredi e attrezzature per i progetti “Creiamo una Scuola Montessori ad Ascoli Piceno” presso l’ISC Luciani – San Filippo di Ascoli Piceno,“Progetto sperimentale Montessori” – ISC Spinetoli – Pagliare e sostenuto “ Happy School” ISC“ Borgo Solestà – Cantalamessa “ di Ascoli Piceno. Conclusasi anche la sesta edizione del concorso “La comunicazione: dalle lettere… alle chat. Premio Antonio Forlini”, riservato ai bambini delle scuole elementari e volto a far riflettere sul fatto che mentre una volta la lettera rappresentava l’unico mezzo di comunicazione, oggi la carta e la penna vengono sostituite dal web.

Grazie al bando per le tesi di laura  riguardanti il Bacino Imbrifero del Tronto, sono stati premiati tre studenti consegnando loro una somma pari a 5.500 euro (2.500 al primo classificato, 2.000 al secondo e 1.000 al terzo). Al primoposto Alberto Tenaglia con la tesi “Validazione sperimentale dell’efficienza termica di un prototipo di collettore solare parabolico assiale attraverso un ambiente di simulazione”, al secondo Stefano Orsolini con “Applicazione di metodi a spettrofotometria ad infrarosso per la determinazione del tipo di legno del pallet a uso energetico” e al terzo Maria Zampini con l’elaborato “Immanentismo. Il respiro d’avanguardia di un’arte di provincia”.

“È stato un anno davvero ricco e intenso per il nostro ente e per tutto il mondo della scuola e della formazione del Piceno. Anche quest’anno il Bacino Imbrifero del Tronto ha garantito ai più giovani il sostegno necessario per costruire un futuro migliore – spiega il presidente Luigi Contisciani -. Da oltre mezzo secolo siamo al servizio del territorio piceno e negli ultimi anni abbiamo sostenuto, in modo prioritario, il mondo della scuola e della cultura. Questa è la nostra maniera e il mio modo di essere accanto alle famiglie e ai giovani del Piceno”.

I Consorzi Bim in visita al Vaticano

Anche gli amministratori dei territori montani sono stati chiamati a scelte in linea con la “Laudato Si”. Così il Cardinale Giovanni Battista Re, per lungo tempo Sostituto della Segreteria della Santa Sede, nel suo intervento dedicato all’Enciclica sull’ambiente di Papa Francesco, che ha chiuso la giornata giubilare di FEDERBIM – Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano, presieduta da Carlo Personeni, svoltasi lo scorso 29 aprile.

Nella magnifica cornice della Pontificia Accademia delle Scienze, all’interno dei Giardini Vaticani, il Porporato ha sottolineato in particolare la necessità di “lasciare ai nostri figli un mondo ancora abitabile”. In questo senso “occorre concentrare l’attenzione sulle misure per contrastare il riscaldamento globale, così come affermato anche nella Conferenza di Parigi. A tale scopo “servono misure politiche dei governi e delle istituzioni, ma anche diversi stili di vita personali, nella consapevolezza che non siamo proprietari ma custodi della terra, la nostra casa comune. Una responsabilità che impegna tutti”. Il Presidente Personeni ha concluso ricordando che l’Enciclica di Papa Francesco ci fa riflettere come uomini ma ancor più quali amministratori pubblici. I Consorzi BIM già destinano ingenti risorse finalizzate al risparmio energetico, a prevenire il dissesto idrogeologico e a politiche ecologiche. L’esortazione odierna chiama tutti noi responsabilmente ad un impegno ed una conversione etica ed ecologica.

 

assemblea federbim visita vaticano

ASSEMBLEA FEDERBIM E GIORNATA IN VATICANO

Federbim comunica che l’Assemblea ordinaria della Federbim si terrà il giorno 28 aprile 2016 alle ore 17.30 presso l’Arciconfraternita dei Bergamaschi in Roma mentre il giorno 29 aprile 2016 la stessa Federbim ha organizzato un incontro in Vaticano alla presenza di S. Em. Cardinale Giovanni Battista Re in occasione del Giubileo.

Convocazione ASSEMBLEA FEDERBIM 2016

PROGRAMMA

 

Documenti Allegati

Un master per l’internazionalizzazione

Il Consorzio del Bacino Imbrifero del Fiume Tronto di Ascoli Piceno offre a dieci imprese del settore agroalimentare, con sede legale e operativa in uno dei Comuni facenti parte del Consorzio, la possibilità di partecipare gratuitamente alle tre giornate del corso “I must per competere nel mercato agroalimentare”, realizzato da Marchet – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Ancona in collaborazione con il Centro Agroalimentare Piceno e facente parte dell’Executive Master “International Business Management”.

È il frutto dell’accordo di collaborazione tra Marchet, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Ancona, il Consorzio Bacino Imbrifero del Fiume Tronto e il Centro Agro-Alimentare Piceno in nome della formazione e dell’internazionalizzazione. L’azienda speciale della Camera di Commercio di Ancona organizza e gestisce da alcuni anni, infatti,  un Executive Master dal titolo “International Business Management”, rivolto a imprenditori e manager di imprese marchigiane che hanno già intrapreso o stanno intraprendendo percorsi di sviluppo internazionale e a professionisti interessati ad approfondire le tematiche oggetto del corso.

Grazie all’accordo, quest’anno per la prima volta, il percorso di specializzazione del master si arricchisce di un modulo extra dal titolo “I must per competere nel mercato agroalimentare”, distinto e autonomo, che si comporrà di tre giornate formative: la prima sul tema “Marketing e Comunicazione nel settore agroalimentare”; la seconda sul tema “Logistica e Supply Chain nel settore agroalimentare”; la terza sul tema “Certificazioni ed etichettature nel settore agroalimentare”. Le prime 10 partecipazioni gratuite a questo modulo verranno assegnate sulla base dell’ordine di invio delle schede di iscrizione a Marchet, tramite fax (071 5898265) o email (marchet@an.camcom.it).

IL MASTER – Il master “International Business Management” si rivolge a manager, imprenditori, responsabili di funzione di aziende marchigiane e a liberi professionisti e si terrà ad Ancona, presso la Camera di Commercio. È l’occasione per sviluppare conoscenze e capacità oggi indispensabili per operare efficacemente in contesti economici internazionali e per svolgere funzioni manageriali in aziende con spiccata propensione all’export. Circa 4.000 tra imprenditori, manager, operatori o giovani laureati, hanno partecipato alle attività formative.

Programma formativo del master:

  1. pianificare l’internazionalizzazione
  2. vendere all’estero
  3. web e internazionalizzazione
  4. tutelare il proprio business
  5. tecniche degli scambi internazionali

Per favorire la massima flessibilità nella fruizione del percorso formativo, i partecipanti potranno scegliere anche soltanto uno o più moduli, in base alle proprie specifiche esigenze, costruendo così un percorso formativo personalizzato. Il Master si compone di 5 moduli formativi, ognuno della durata di 3 giornate. Sono inoltre previste agevolazioni per quelle imprese che vorranno coinvolgere due o più collaboratori. Le lezioni del master si terranno ad Ancona, presso la sede della Camera di Commercio e inizieranno il 29 aprile 2016, per il programma dettagliato consultare la brochure. Per maggiori informazioni chiamare gli uffici di Marchet 071 2072913, referente Michele Tomei – michele.tomei@an.camcom.it.

Scadenza iscrizioni: 21 aprile 2016