Guida Marche 100 itinerari

Presentato “Marche, 100 itinerari (+1), un viaggio nell’Appennino Marchigiano

Una proposta di viaggio destinata a chi vuole scoprire i sentieri più interessanti dell’Appennino Marchigiano. Una guida utile e pratica per orientarsi tra cinque province cariche di fascino, storia e natura: Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. È stato presentato questa mattina presso la sede del BIM Tronto ad Ascoli Piceno il volume “Marche, 100 itinerari (+1)” a cura di Antonio Tiso. Si tratta di un progetto finanziato da Svem Sviluppo Europa Marche e realizzato da Typimedia per conto di Arci Macerata che si presenta in grande stile al pubblico e alla stampa in tre appuntamenti sul territorio: Ascoli Piceno, Ancona, Roma per altrettante date con molti ospiti.

Al via, oggi 11 febbraio, dunque, con il lancio del volume in compagnia Monica Mancini Cilla (vicepresidente Svem), Luigi Contisciani (presidente Bim Tronto), Massimiliano Bianchini (presidente Arci Macerata) e Luigi Carletti (editore Typimedia), con il contributo video di Giorgia Latini (Assessore Beni culturali Regione Marche) e la partecipazione di amministratori e realtà del Piceno.

Marche, 100 itinerari (+1)” propone venti percorsi per ciascuna provincia. Attraverso un QR-Code, ognuno dei 100 itinerari è consultabile digitalmente su Komoot, una piattaforma che permette di studiare i percorsi Gps, a piedi o in bicicletta. Ogni sentiero è accompagnato da descrizioni accurate, curiosità, mappe, altimetrie, chilometraggi e informazioni tecniche. La guida contiene anche una mappa delle strutture ricettive adiacenti o lungo i percorsi, legate a un turismo lento e sostenibile. Per consentire al lettore di vivere gli antichi sentieri, le mulattiere, i borghi, le vette, le foreste, i luoghi colpiti dal sisma del 2016, immedesimandosi con il territorio. Tanto da poterne percepire la magia e il misticismo.

“Un volume importante che ha visto la collaborazione di chi investe e lavora sui territori, come le associazioni Arquata Potest e Le Mulattiere di Acquasanta Terme per il Piceno e le sezioni CAI di Ascoli, San Benedetto e Amandola”, ha esordito il presidente Contisciani. “Il Bim Tronto da anni investe sulle zone interne per restituire a questi territori quanto hanno perso nel tempo. Stiamo cercando di dare il nostro contributo a queste aree con molte progettualità, in primis Mete Picene. Tuttavia, se pensiamo al turismo outdoor, un obiettivo davvero fondamentale è trasformare questi itinerari in percorsi fruibili da tutti, compresi coloro che hanno esigenze speciali. Su questo il Bim Tronto sta lavorando molto e spero che tutti i livelli istituzionali pongano l’attenzione necessaria sui temi dell’accessibilità e dell’inclusione sociale”.

“Iniziare da Ascoli è una scelta precisa – ha aggiunto il presidente Arci Macerata Bianchini – perché questo ente rappresenta il centro nevralgico di quanto si fa sul territorio per le aree interne. Il Bim Tronto è un laboratorio territoriale imprescindibile”. Il volume è stato realizzato nell’ambito del progetto “Appennino Outdoor” finanziato con le risorse stanziate tramite avviso pubblico da SVEM. “Il progetto è tra i più importanti per la Regione e funge da catalizzatore di ulteriori opportunità”.

Emozionata la vicepresidente SVEM Mancini Cilla: “il nostro compito è intercettare i fondi e riportarli sul territorio, rispondendo a finalità e indirizzi regionali. Sfogliare questo volume mi ha inorgoglita, è un lavoro bellissimo e porterà le Marche a livello nazionale e internazionale”.

“Raccontare il territorio è una missione non semplice. Oggi abbiamo la doppia responsabilità di tutelare l’ambiente e dare opportunità a chi nel territorio crede e investe. Fare una guida come questa oggi è una missione oltre che un’impresa economica”, ha spiegato l’editore Carletti.

“Con questo volume riusciamo a valorizzare il nostro territorio e dar voce a luoghi bellissimi”, ha detto infine l’Assessore Latini. “Come Regione stiamo promuovendo il nostro patrimonio nascosto, i borghi, per far sì che questi gioielli tornino a vivere. Le azioni in campo sono tante, dalla legge regionale con sette milioni di euro alle azioni trasversali che mirano alla rinascita dei piccoli centri. Come Assessore, insieme al resto della giunta, sono a disposizione per una collaborazione virtuosa”.

Infine, venerdì 18 febbraio alle ore 18 presso lo Spazio incontro della Mole Vanvitelliana di Ancona, racconteranno il progetto editoriale lo scrittore Tullio Bugari, Monica Mancini Cilla (vicepresidente Svem), Massimiliano Bianchini (Arci Macerata), Luigi Carletti (Typimedia), Bruno Olivieri (presidente Cai Marche) e Fausto De Angelis (presidente Cai Ancona).Ultimo appuntamento a Roma lunedì 21 febbraio alle ore 18,30 presso la libreria Eli di viale Somalia, dove a dialogare con il curatore Antonio Tiso ci saranno Massimiliano Bianchini (Arci Macerata), Luigi Contisciani (Bim Tronto) e Luigi Carletti (Typimedia).

Marche, 100 itinerari (+1) (Typimedia Editore, 168 pag, € 19,90) sarà disponibile a partire da fine febbraio in libreria e in edicola. Sarà inoltre possibile acquistare il libro online sul sito www.typimediaeditore.it.

 

 

 

 

Borse di studio, c’è tempo fino al 28 febbraio

Il Pacchetto Scuola Bim continua a sostenere il mondo scolastico e gli studenti del Piceno con progetti, concorsi e premi. Un contributo da parte del Bim Tronto guidato dal presidente Luigi Contisciani, ancor più significativo dopo (e durante) uno dei periodi forse più difficili per la didattica e il mondo scolastico.

Nell’ambito dei progetti, concorsi e bandi inerenti il Pacchetto 2021/2022, c’è tempo fino al prossimo 28 febbraio, per fare domanda per le borse di studio per coprire le spese sostenute per rette, trasporto o libri di testo per gli allievi delle scuole medie superiori, in particolare 75 sussidi saranno del valore di 300 euro e 25 di 500 euro per l’ultimo anno.

Possono fare domanda tutti gli studenti residenti nel territorio del Consorzio, ovvero nei comuni di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Castignano, Colli del Tronto, Comunanza, Force, Maltignano, Monsampolo del Tronto, Montegallo, Monteprandone, Palmiano, Roccafluvione, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli e Venarotta, iscritti alla scuola media superiore sia statale che privata legalmente riconosciuta. Tra i requisiti richiesti, c’è anche la media di almeno il 7,50/10 (con esclusione del voto di condotta, educazione fisica e religione) conseguita nell’anno scolastico 2019/2020, l’iscrizione agli anni successivi al primo, un voto non inferiore a 86/100 agli esami di maturità, l’appartenenza a famiglie che risiedano in uno dei Comuni del Consorzio e un reddito ISEE inferiore a euro 25.000,00 relativo al nucleo familiare. Le domande devono essere inviate per raccomandata o PEC o presentate a mano presso la Sede del Bim Tronto.

Per l’università c’è il bando di laurea – anno 2021 per premiare le migliori tesi riguardanti il Bacino Imbrifero del Tronto. Ai primi tre elaborati sarà assegnata una somma pari a 5.500 euro (2.500 al primo classificato, 2.000 al secondo e 1.000 al terzo). Prevista anche quest’anno una borsa di studio riservata ai figli e nipoti dei cittadini del Piceno residenti in Canada per studiare italiano, tramite l’associazione A.L.M.A. Canada presieduta da Anna Perrotti, del valore di 1.500 euro per l’anno scolastico 2021.

convegno comunità energetiche

Convegno sulle opportunità di finanziamento per le comunità energetiche rinnovabili

Venerdì 4 Febbraio, alle ore 9,30, presso la Sala della Ragione, Palazzo dei Capitani, Ascoli Piceno, si svolgerà il Convegno dal titolo “L.R 10/2021: SVILUPPO E OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO PER LE COMUNITA’ ENERGETICHE RINNOVABILI ANCHE NELL’AMBITO DELL’ATTUAZIONE DEL PNRR E PNRR SISMA”.

Nell’occasione interverranno rappresentanti istituzionali, rappresentanti delle categorie professionali e delle Università del territorio per confrontarsi sul ruolo delle comunità energetiche nel perseguimento degli obiettivi relativi alle fonti energetiche rinnovabili: stato di fatto, strumenti e prospettive.

locandina energie rinnovabiliu

donata barra braille per pc

Consegnata una barra braille per pc al lice Stabili Trebbiani di Ascoli

Il Bim Tronto ha consegnato oggi al liceo Stabili Trebbiani, nella sede del linguistico di Ascoli Piceno, una barra Braille per pc, prezioso sussidio didattico per gli studenti non vedenti e ipovedenti. La professoressa Gabriella Piccioni, assessore alla scuola e alla cultura per l’ente, ha consegnato la barra alla studentessa Vittoria Felici alla presenza dell’insegnante di sostegno Manuela D’Annunzio, della vicepreside Maria Stella Origlia, della responsabile di plesso Monica Urbini, della Presidentessa dell’Unione italiana ciechi Gigliola Chiappini e la segretaria Margherita Anselmi.

Il padre della studentessa Alberto Felici ha ringraziato il Bim Tronto per l’attenzione che mostra nei confronti dei più bisognosi e del settore sociale. La professoressa Origlia ha evidenziato la centralità del tema dell’inclusione, ringraziando l’ente e sottolineando anche l’impegno dei docenti di sostegno, coordinati dal docente Alberto Albanesi. La presidentessa dell’Unione italiana Ciechi nel ringraziare il Bim Tronto e nell’augurare nuove e proficue collaborazioni, ha invitato docenti, studenti e cittadini a visitare di persona il nuovo centro per la disabilità sensoriale e multipla di via Copernico di Ascoli Piceno.

“A nome del presidente Luigi Contisciani e di tutto il direttivo BIM tengo a ribadire la scelta programmatica di dare priorità assoluta ai bisogni delle comunità scolastiche dei 17 Comuni del Piceno facenti parte del nostro Consorzio – ha chiosato Gabriella Piccioni – soprattutto in un momento difficile come questo, gli studenti con disabilità non saranno lasciati soli né senza gli strumenti che la scienza mette a loro disposizione per aiutarli a vivere al meglio il percorso scolastico. Le due barre braille per donate quest’anno sono soltanto un esempio della continua attenzione riservata da parte dell’ente al tema dell’inclusione sociale”.

Pupun Festival, Legnini e comunità a confronto sulle opportunità del borgo contemporaneo

Un momento di riflessione sulle opportunità e gli strumenti per rilanciare cultura e impresa per le comunità del futuro nelle aree del cratere piceno assieme, tra gli altri, al Commissario Straordinario Sisma 2016 Giovanni Legnini. È questo il focus del convegno “Borgo contemporaneo. Territori e Comunità: ricostruire, rigenerare, neopopolare” in programma sabato 11 dicembre alle ore 15,30 presso l’Auditorium Adriano Luzi a Comunanza (AP), nell’ambito di “Pupun Festival – Filiere Futuro Festival del Piceno”. Il progetto, lo ricordiamo, è stato selezionato tra 643 partecipanti dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura come primo in Italia tra gli 8 vincitori dell’avviso pubblico “Borghi in Festival. Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori”.

L’iniziativa progettuale vede come Capofila il Comune di Comunanza, in rete con altri sei comuni del Piceno: Acquasanta Terme, Castignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione e Rotella. Il fondamentale supporto di BIM TRONTO si unisce a una compagine di partenariato importante: Fondazione Carisap, Symbola, UNICAM, FORM, Associazione M.A.C. – Manifestazioni Artistiche Contemporanee, Appennino Up, Bottega del Terzo Settore, Esco BIM, Opera e Casa Asterione. Il progetto vale 327mila euro, di cui 250mila finanziati dal Ministero e 77mila dal Bim Tronto, Fondazione Carisap ed Esco BIM.

Il convegno, a cura di Fondazione Symbola, dopo i saluti del sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni, si aprirà con le riflessioni introduttive del presidente del BIM Tronto Luigi Contisciani e del Segretario generale di Fondazione Symbola Fabio Renzi. Relazioneranno la CEO di Marchingegno Alessandra Panzini e il Professore Associato di Economia Applicata presso il GSSI Alessandro Crociata. Seguiranno gli interventi del Presidente Nazionale Uncem Marco Bussone, del Rettore della Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, della Consigliera del Ministro Franceschini per la valorizzazione del patrimonio culturale diffuso Ottavia Ricci, del Direttore Scuola di Ateneo di Architettura e Design Unicam Massimo Sargolini e del Direttore del Sistema Museale Piceno Daniela Tisi. Le conclusioni saranno affidate all’assessore al Terremoto e al Bilancio della Regione Marche Guido Castelli, all’assessore alla Cultura della Regione Marche Giorgia Latini e al commissario straordinario Sisma 2016 Giovanni Legnini.

Il convegno vuole essere un’occasione di confronto su visioni, strategie e strumenti utili a costruire le condizioni di un abitare contemporaneo dei borghi. La montagna picena può diventare un laboratorio di rilevanza nazionale a patto che sappia utilizzare le risorse messe a disposizione per la ricostruzione, per la riqualificazione urbana e la rigenerazione economica e territoriale. Le risorse previste dalla ricostruzione e dal Fondo complementare per le aree dell’Italia centrale colpite dai sismi del 2009 e del 2016/17, quelle messe a disposizione dal Pnrr con il Piano nazionale Borghi e le Green Communities, le politiche promosse dalla Regione Marche, con la legge sulla valorizzazione dei borghi storici, costituiscono un’occasione straordinaria da cogliere con grande responsabilità e lungimiranza. Per questo è necessario rileggere e reinterpretare i borghi non come realtà isolate, ma come nodi costitutivi e strategici degli spazi urbano montani policentrici.

Il convegno verrà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Pupun Festival.

Per informazioni: Segreteria BIM Tronto 0736.43804 – info@bimtronto-ap.it

 

nuova giunta BIm Tronto

Bim Tronto, eletti all’unanimità presidente e giunta

È stata eletta ieri, 12 novembre, la nuova giunta del BIM Tronto. Una squadra votata all’unanimità che per i prossimi cinque anni vede alla guida Luigi Contisciani confermato alla presidenza dell’ente, a cui si affianca la vicepresidente Sabrina Stazi. Tra le conferme della giunta uscente ci sono anche Luigi Capriotti, Massimo Di Pietro, Alfredo Girolami e Gabriella Piccioni. Due nuovi nomi per completare la giunta: Giacinta Maoloni e Francesco Tomassini, scelti sulla base di competenze, territorialità e della giusta rappresentanza femminile.

“Una giunta che continuerà l’egregio lavoro svolto fino a oggi, grazie a componenti che si distinguono per esperienza e competenze”, dichiara il presidente Luigi Contisciani. “Alla giunta uscente va il mio ringraziamento per i risultati raggiunti assieme in questi anni, forieri di grandi soddisfazioni e successi per il Piceno che ci hanno portato alla ribalta regionale e nazionale. Abbiamo lavorato alacremente per sostenere e rilanciare questa area e la sua comunità attraverso progettualità culturali, ambientali e sociali di grande pregio e siamo molto soddisfatti di quanto ottenuto”.

Approvato anche il bilancio di previsione 2022, che conferma il sostegno imprescindibile dell’ente al comparto scolastico (con circa 146mila euro), agroalimentare (con circa 52mila euro), sociosanitario (con circa 40mila euro), turistico (con circa 240mila euro) e culturale (con circa 229mila euro).

“Nel bilancio di previsione approvato dall’assemblea, il BIM Tronto ha confermato pienamente il sostegno alle famiglie e alla comunità locale, con oltre 600 mila euro di investimenti sul territorio”, spiega Contisciani.

“Il prossimo quinquennio di questo ente continuerà in linea con quanto messo a punto negli ultimi anni grazie a una gestione imprenditoriale orientata ai risultati. Rinsalderemo la buona pratica già avviata di co-progettazione col territorio e i suoi principali stakeholder pubblici e privati. Una maniera innovativa di investire sulle potenzialità del Piceno che ha già dato ottimi frutti. Abbiamo predisposto, inoltre, una squadra competente di progettisti e tecnici che aiutino i Comuni più piccoli a intercettare efficacemente i numerosi bandi e finanziamenti dei prossimi anni. Continueremo a lavorare anche sull’efficientamento energetico in una visione green e sostenibile del territorio, specie delle sue aree interne. E, infine, rimane l’ultima parola chiave per questo nuovo mandato: rigenerazione. Stiamo lavorando senza tregua, infatti, per trasformare il Piceno in una destinazione turistico-culturale appetibile e convincente attraverso la valorizzazione del suo patrimonio materiale e immateriale, la proposta di eventi di richiamo, un’offerta enogastronomica e artigianale altamente innovativa”.

festival dell'appennino transumanza

Torna il Festival dell’Appennino 2021, una tappa dedicata alla transumanza

Un appuntamento interamente dedicato all’antica tradizione della transumanza. Il Festival dell’Appennino 2021 torna domenica 14 novembre in versione autunnale con la tappa “Segui il gregge. Transumanza di rientro”, che farà ripercorrere l’antica via dei pastori da Forca di Presta a Pretare di Arquata del Tronto per poi intrattenersi con approfondimenti, laboratori, pranzo della tradizione e ovviamente tanta musica popolare.

Un programma ricco, reso possibile anche grazie alla collaborazione delle due aziende agricole “Le Terre delle Fate” e “Ricciotti Vito”, che prevede un percorso a piedi tutto in discesa seguendo il gregge. Durante il percorso, ci si fermerà al prato Picchio 7 in compagnia di Marzio Mozzetti, giornalista del Messaggero Rieti e referente del Coordinamento Amatrice Transumanza, per confrontarsi sul tema “Le Vie della Transumanza tra passato e futuro”. A seguire, si concluderà l’escursione in direzione Pretare a suon di stornelli camminando assieme al trattore musicale su cui si esibiranno Stefano Bela’ e Fausto Lalli. Una volta arrivati presso l’azienda agricola “Le Terre delle Fate”, si potrà partecipare ai laboratori del formaggio e della filatura della lana, per poi pranzare scegliendo tra due menu ispirati alla tradizione con l’intrattenimento musicale dei FolkArmònia, un gruppo di musica popolare con una passione per il saltarello marchigiano. Il gran finale di giornata è affidato al concerto del gruppo Lu Trainanà – Musica Tradizionale Marchigiana, un progetto musicale che punta alla riscoperta e alla rivalutazione della tradizione musicale marchigiana, propria dell’epoca contadina, con gli immancabili stornelli a tempo di saltarello.

Sotto la guida di BIM Tronto e Mete Picene e con la direzione artistica dell’associazione Appennino Up, il Festival dell’Appennino 2021 si arricchisce di due tappe “fuori programma”, tra autunno e inverno. La prima, domenica 14 novembre, dedicata alla transumanza, e la seconda il 9 gennaio 2022 ispirata alle tradizioni dei carbonai. Due appuntamenti che sposano, ancora una volta, la filosofia di rigenerazione e valorizzazione dei luoghi del Piceno, con un’attenzione particolare per le aree più interne, sostenuta dal progetto di destinazione turistica Mete Picene e dalle ulteriori progettualità in corso, a cominciare dal Pupun F.F.Festival.

Per ciascuna tappa è obbligatoria la prenotazione tramite il sito internet www.festivaldellappennino.it.

Il Festival dell’Appennino 2021 è realizzato dal BIM Tronto, dall’Associazione Appennino Up e da Mete Picene, con la collaborazione di molteplici realtà del territorio, tra cui Comete Impresa Sociale e Made in Piceno.

pupun festival

Borghi in Festival, arriva il Pupun F. F. Festival

“PUPUN F.F.Festival – Filiere Futuro Festival del Piceno” è un processo destinato a lasciare il segno sui territori e, più in generale, sulle comunità. Non solo un festival, dunque, ma un’opportunità di crescita per il territorio: una “festa di comunità” che, sposando la filosofia “Borghi in Festival”, si fa “sviluppo di comunità”.
È stato presentato oggi presso la Regione Marche il progetto risultato primo in Italia tra gli otto vincitori dell’avviso pubblico “Borghi in Festival. Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori”, selezionato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura tra i 643 progetti presentati in tutto il Paese, attribuendo 100 punti su 100, punteggio massimo.

Il progetto vede come Capofila il Comune di Comunanza, in rete con altri sei Comuni del Piceno – Acquasanta Terme, Castignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione e Rotella – con il supporto e il coordinamento di Bim Tronto e una compagine di partenariato importante: Fondazione Carisap, Symbola, Unicam, Form, Mac e Pop Studio, Appennino Up, Bottega del Terzo Settore, Esco BIM, Opera e Casa di Asterione, con il supporto progettuale di Marchingegno. L’iniziativa vale 327mila euro, di cui 250mila finanziati dal Ministero e 77mila dal Bim Tronto, Fondazione Carisap ed Esco BIM. Pupun” non è solo lantico etimo della popolazione dei Piceni a sud delle Marche, ma anche lanima salda e la capacità di resilienza delle comunità e rappresenta il chiaro intento di reinventare un futuro che leghi culturalmente sette piccoli borghi del cratere sismico situati alle spalle di Ascoli Piceno. Il Festival viene, dunque, concepito come strumento propulsore di un processo di rafforzamento e valorizzazione delle comunità coinvolte e, soprattutto, come agente critico di cambiamento attraverso l’arte, lo spettacolo, la cultura e le “materie” caratterizzanti il territorio. Si riparte dal patrimonio locale, dal genius loci piceno, dai valori dei saperi locali, dalle antiche tradizioni legate all’artigianato del legno, del rame, del travertino, per aprire un confronto tra gli operatori culturali ed economici del territorio, sviluppando una nuova energia di filiera e maniere inedite di fare turismo.

Il Festival mescola un fitto programma di eventi culturali, spettacoli, performance, laboratori e workshop coinvolgendo le attività produttive, l’artigianato artistico locale e l’eccellenza del “saper fare”, che confluiranno, tra maggio e giugno 2022, in tre grandi spettacoli. È questo un approccio allo sviluppo del territorio che è stato avviato nell’area grazie aMete Picene (www.metepicene.it), il brand di destinazione che dal 2017 promuove un nuovo modello di turismo esperienziale altamente sostenibile e accessibile, e che oggi si avvale anche del marketplace a chilometro zerowww.madeinpiceno.it. La rivitalizzazione dei borghi, specialmente in zone del cratere, passa infatti attraverso la riscoperta del territorio, itinerari esperienziali, residenze artistiche, inclusione sociale, recupero di spazi e tempi in disuso da restituire alla collettività. 

Il sindaco di Comunanza, Comune capofila, Alvaro Cesaroni ha portato i saluti degli attori coinvolti, tra tutti il Direttore Generale Creatività Contemporanea Onofrio Cutaia: “il progetto coagula sette Comuni su un percorso condiviso. Ci aspettiamo un contributo a rilancio delle aree interne dei comuni terremotati, che parta dalla cultura per trainare la rinascita economica”. “Questo progetto primo classificato in Italia è un motivo d’orgoglio per tutta la regione e testimonia la forza e la volontà, percepiti evidentemente anche dal Ministero della Cultura, di tanti soggetti che uniti insieme creano l’anima di un territorio – ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini -. Valorizzare i borghi è stata fin dall’inizio della legislatura una priorità di questa giunta. In quest’ottica è stata approvata una apposita legge ed è stata organizzato il Festival multidisciplinare MarcheStorie, che ha coinvolto ben 56 Comuni. Il rilancio economico e sociale di queste aree è fortemente legato alle eccellenze e alle tradizioni. Dobbiamo partire dalle nostre radici e fare squadra creando sinergie. Le Marche stanno comprendendo sempre di più l’importanza della collaborazione: un vero e proprio cambio di passo sulla strada giusta”.

“Un’iniziativa che vuole essere motore di sviluppo per i territori colpiti dal sisma di cui anche il Ministero della Cultura ha riconosciuto tutto il valore”, ha aggiunto l’Assessore al Bilancio e alla Ricostruzione Guido Castelli. “Agli interventi ordinari post sisma previsti dalla legge e a quelli straordinari del PNRR si aggiungono in questo caso i frutti delle proposte della rete sociale, delle associazioni, degli enti e del terzo settore. L’intuizione del partenariato che ha presentato il progetto è stata quella di aggiungere alla ricostruzione fisica anche un elemento in grado di dare brillantezza e smalto all’economia locale e soprattutto di rigenerare una comunità. Questo è anche il senso dell’antico etimo Pupun e l’intenzione della giunta Acquaroli. Tre sono infatti le parole chiave che guidano la Regione nella Ricostruzione: prendersi cura delle persone, abitare e sviluppare”.  “Un festival inteso come attivatore di un sistema di sviluppo – ha spiegato Alessandra Panzini di Marchingegno -. L’obiettivo è andare oltre il sisma parlando una nuova lingua condivisa e mettendo a sistema una rete densa già avviata tramite progettualità in corso a livello locale e regionale”. “Tutto è cominciato da un progetto nato col Masterplan Terremoto – ha aggiunto il presidente della Fondazione Carisap Galeati – andando ben oltre. In questo modo i finanziamenti della Fondazione diventano sostenibili secondo un ritorno più ampio sia sul territorio che in termini di rete”. “Il pregio fra molti di questo progetto è che la Urbs non è nulla senza una civitas che la abiti – ha detto Fabio Renzi, Segretario generale di Symbola -. Va pensata una civitas contemporanea con lo sguardo al futuro e questo festival va in questa direzione”. Ha chiosato il presidente del BIM Tronto Luigi Contisciani: “l’ente è riuscito a mettere assieme attori territoriali, regionali e nazionali, partendo da basi solide come Mete Picene e il Sistema Museale Piceno. Questo progetto ha l’anima salda di una comunità che resiste e sa reinventarsi. Un festival fiero, forte che coinvolge direttamente comunità che non hanno mai smesso di fare”.
L’avvio del progetto vede una fase preliminare già in atto di sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità locale attraverso dei “cantieri creativi aperti” che permettano la costruzione di un Documento Strategico condiviso: un progetto di visioni e programmi operativi che nasca dai cittadini, dagli operatori economici e dagli amministratori, coinvolti in processi integrati, collaborativi e dinamici, realizzabili sia in loco sia in spazi digitali di e-participation. Seguiranno percorsi creativi di comunità, i cosiddetti “laboratori del logos”, che consentiranno di raccogliere e dare nuovo valore a un patrimonio di storie, racconti e tradizioni, rielaborandoli in trame narrative su cui costruire gli spettacoli del festival e originali percorsi turistici di scoperta del territorio, incentrati sui “valori del fare e del trasformare”. Sulla forza della parola si innesta anche l’azione di incubazione di un’impresa di comunità, rappresentata dai “narrative designers”, un gruppo di giovani che attraverso azioni di formazione daranno vita a una nuova realtà economica, a supporto non solo del turismo, ma anche delle produzioni del territorio. Partendo proprio dalla narrazione, il Festival diverrà uno strumento di contaminazione creativa, promuovendo originali “Laboratori della materia”, nuove esperienze di fertilizzazione incrociate in cui la narrazione partecipata “in-formerà” e “modellerà” produzioni artigianali ed artistiche di comunità.
Il cuore del progetto sarà la dimensione spettacolare del Festival, in cui le trame individuate daranno vita a una serie di manifestazioni artistiche. Nello specifico, tra la fine del 2021 e i primi mesi del 2022, saranno messe in atto installazioni di video e sound art nei sette borghi della rete. Una scenografica macchina sonora itinerante proporrà inoltre esperienze di ascolto a partire dai racconti elaborati nei laboratori del logos, ma anche suoni della natura e originali composizioni musicali che riflettano l’identità dei luoghi. Infine, tra maggio e giugno 2022, appuntamento con tre grandi spettacoli, una combinazione inedita di tecniche di nouveau cirque e pratiche acrobatiche con straordinarie macchine scenografiche e accompagnamento di gruppi orchestrali.
Accanto agli eventi artistici, il Festival prevede l’organizzazione di momenti di confronto e discussione sui temi dello sviluppo sostenibile e della rigenerazione territoriale post-sisma, con seminari in cui le riflessioni sui nuovi valori del paesaggio locale si coniugheranno con approfondimenti sui processi di sviluppo sostenibile come driver del marketing turistico, a partire dalle nuove opportunità di finanziamento. A conclusione si prevede un importante evento finale per la condivisione dei risultati, invitando non solo tutte le realtà locali coinvolte e le istituzioni di riferimento regionali e nazionali, ma anche i rappresentanti di altri importanti Festival italiani ed europei. Lo scopo è ragionare sul Festival sia come strumento di rafforzamento dell’identità locale e di diffusione della stessa, sia come aggregatore delle energie locali e creatore di indotti economici collaterali legati alla promozione e al posizionamento del territorio.
Prende forma, quindi, l’edizione zero di un Festival che, anche in virtù della forte partecipazione e attenzione della rete di partenariato in campo, punta a diventare un processo rigenerativo stabile. In questa direzione, grande rilevanza sarà riconosciuta al monitoraggio e alla valutazione degli impatti e alla diffusione dei risultati raggiunti, affinché da un progetto pilota si possa costruire una “buona pratica” da far crescere nel tempo, in grado di coinvolgere il Piceno e le Marche intere, coerentemente con l’esperimento ben riuscito di MArCHESTORIE el’intento regionale di valorizzazione dei borghi come traino di una rigenerazione profonda del territorio marchigiano in chiave turistico-culturale.

Nasce Made in Piceno, il marketplace a km zero del BIM Tronto

Il vero “Made in Piceno” per rilanciare il tessuto economico e artigianale locale: a oggi la chiamata a raccolta del BIM Tronto ha convinto 62 imprese con quasi 500 prodotti a chilometro zero, tra queste 37 produttori sono già presenti sul marketplace del territorio www.madeinpiceno.it con le loro 330 eccellenze. Una piattaforma pensata in una duplice direzione: da un lato, far arrivare il Piceno ovunque in Italia, dall’altro conquistare gli italiani col fascino e il saper fare tipicamente locali. Made in Piceno si propone, quindi, come un viaggio attraverso le tradizioni locali, che mette assieme le specialità enogastronomiche picene, opere di artigianato e cosmesi naturale, con un occhio di riguardo al mondo del biologico locale. Ogni eccellenza, accuratamente selezionata, proviene direttamente da laboratori e aziende del territorio, così da garantire la filiera più corta e autenticità al 100 per cento. L’anima del progetto si concentra sul concetto stesso di Piceno, che oltre a indicare un determinato territorio, racchiude in sé anche un genius loci che si differenzia per indole da quello del resto delle Marche, pur facendone intrinsecamente parte.

“Il marketplace Made in Piceno è frutto di un lavoro capillare avviato sul territorio per iniziativa del Bim Tronto, di concerto con i sindaci e le associazioni di categoria, che ha riscontrato molto interesse da parte dei piccoli e medi produttori locali”, spiega il presidente Luigi Contisciani. “Questo dimostra che molti hanno compreso questa opportunità, che consiste in una presenza online sul marketplace senza costi aggiuntivi e nella vendita dei propri prodotti in tutta Italia. Non miriamo, però, solo a una vetrina digitale, ma a una vera azione di promozione e marketing del territorio che miri a conquistare gli italiani della bontà e delle bellezze del Piceno. Il progetto nasce da un momento di crisi, ma sono certo che saprà trasformarsi in una possibilità concreta”. “L’Iniziativa va sostenuta rendendola visibile e facendola conoscere”, ha detto l’Assessore regionale Guido Castelli nel corso della conferenza di lancio del marketplace Made in Piceno. “Lo sforzo non dovrà rimanere anonimo, parleremo di Made in Piceno”.

Su Made in Piceno è quindi possibile acquistare le specialità locali, come le vere olive ascolane DOP, il tartufo nero di Roccafluvione, lo zafferano piceno, ma anche pasta, legumi, salumi e insaccati, dolci e prodotti a base di mela rosa dei Sibillini e anice verde di Castignano. Sono inoltre disponibili pregiati vini, spumanti e birre artigianali, ricami a mano e al tombolo di Offida, bigiotteria in pelle di pesce, pentole di rame fatte a mano e cosmesi naturale: tutti esempi di un ricco e complesso patrimonio da difendere e custodire. Ecco perché il marketplace va ben oltre la vendita online ed è perfettamente coerente con la filosofia rigenerativa e di comunità propria di Mete Picene. Si tratta, dunque, di un portale ben integrato nella piattaforma di destinazione turistica e nella creazione di una strategia di promo-commercializzazione che riguarda il territorio, ma anche (e soprattutto) i suoi protagonisti più autentici.

“L’iniziativa va letta come il rafforzamento di un processo avviato già da tempo con Mete Picene e tutte le ulteriori progettualità che promuovono il territorio come destinazione turistica e spazio di rigenerazione. Ciascun tassello va a inserirsi in un cammino ben articolato e sempre più strutturato. Nella fattispecie, Made in Piceno si arricchirà di ulteriori proposte pensate per il prossimo Natale, che sveleremo presto”, chiosa il presidente Luigi Contisciani.

Assemblea BIM Tronto

ASSEMBLEA GENERALE DEL CONSORZIO BIM 12 NOVEMBRE 2021