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Torna il Festival dell’Appennino 2021, una tappa dedicata alla transumanza

Un appuntamento interamente dedicato all’antica tradizione della transumanza. Il Festival dell’Appennino 2021 torna domenica 14 novembre in versione autunnale con la tappa “Segui il gregge. Transumanza di rientro”, che farà ripercorrere l’antica via dei pastori da Forca di Presta a Pretare di Arquata del Tronto per poi intrattenersi con approfondimenti, laboratori, pranzo della tradizione e ovviamente tanta musica popolare.

Un programma ricco, reso possibile anche grazie alla collaborazione delle due aziende agricole “Le Terre delle Fate” e “Ricciotti Vito”, che prevede un percorso a piedi tutto in discesa seguendo il gregge. Durante il percorso, ci si fermerà al prato Picchio 7 in compagnia di Marzio Mozzetti, giornalista del Messaggero Rieti e referente del Coordinamento Amatrice Transumanza, per confrontarsi sul tema “Le Vie della Transumanza tra passato e futuro”. A seguire, si concluderà l’escursione in direzione Pretare a suon di stornelli camminando assieme al trattore musicale su cui si esibiranno Stefano Bela’ e Fausto Lalli. Una volta arrivati presso l’azienda agricola “Le Terre delle Fate”, si potrà partecipare ai laboratori del formaggio e della filatura della lana, per poi pranzare scegliendo tra due menu ispirati alla tradizione con l’intrattenimento musicale dei FolkArmònia, un gruppo di musica popolare con una passione per il saltarello marchigiano. Il gran finale di giornata è affidato al concerto del gruppo Lu Trainanà – Musica Tradizionale Marchigiana, un progetto musicale che punta alla riscoperta e alla rivalutazione della tradizione musicale marchigiana, propria dell’epoca contadina, con gli immancabili stornelli a tempo di saltarello.

Sotto la guida di BIM Tronto e Mete Picene e con la direzione artistica dell’associazione Appennino Up, il Festival dell’Appennino 2021 si arricchisce di due tappe “fuori programma”, tra autunno e inverno. La prima, domenica 14 novembre, dedicata alla transumanza, e la seconda il 9 gennaio 2022 ispirata alle tradizioni dei carbonai. Due appuntamenti che sposano, ancora una volta, la filosofia di rigenerazione e valorizzazione dei luoghi del Piceno, con un’attenzione particolare per le aree più interne, sostenuta dal progetto di destinazione turistica Mete Picene e dalle ulteriori progettualità in corso, a cominciare dal Pupun F.F.Festival.

Per ciascuna tappa è obbligatoria la prenotazione tramite il sito internet www.festivaldellappennino.it.

Il Festival dell’Appennino 2021 è realizzato dal BIM Tronto, dall’Associazione Appennino Up e da Mete Picene, con la collaborazione di molteplici realtà del territorio, tra cui Comete Impresa Sociale e Made in Piceno.

compagnia dei folli lago di gerosa

Duemila camminatori al Festival dell’Appennino 2021

Oltre duemila partecipanti tra camminatori e curiosi, più di 200 bimbi, ragazzi e adulti per le attività inclusive, dieci comuni dell’Appennino riscoperti e “attraversati”, tredici artisti ed eccellenze del territorio chiamati a raccolta e 40 professionisti alla guida della macchina organizzativa e strategica.

I numeri del Festival dell’Appennino 2021 raccontano un viaggio avvincente e appassionato nelle aree più interne del Piceno. Sotto la guida di BIM Tronto e Mete Picene e con la direzione artistica dell’associazione Appennino Up, questa edizione è riuscita nell’intento iniziale di rigenerare e valorizzare i luoghi più intimi e suggestivi del territorio anche attraverso tre tappe sperimentali di turismo inclusivo a cura di Mete Picene nell’ottica di un’accoglienza e una riscoperta dell’Appennino cucita su misura di ogni esigenza, anche quella più speciale.

Otto tappe che dal 27 giugno al 3 agosto hanno percorso dieci comuni proponendo una combinazione di escursioni, racconti, tradizioni, eccellenze, cultura e grandi spettacoli. La kermesse quest’anno ha voluto sposare un’ottica inclusiva e sostenibile, cara a Mete Picene e al BIM Tronto, che ha acquisito il marchio del Festival. “Sono orgoglioso di questa edizione del Festival e del valore apportato dall’ente che presiedo nonché da Mete Picene”, spiega il presidente del BIM Tronto Luigi Contisciani in chiusura del Festival. “La proposta delle tappe inclusive, senz’altro sperimentale e perfino coraggiosa di questi tempi in cui la sicurezza viene prima di tutto, ha riscosso molto apprezzamento e partecipazione nelle famiglie, segno che la direzione intrapresa è quella giusta. Già da settembre ci siederemo per pensare alla nuova edizione che, lo annuncio fin da ora, farà tesoro delle contaminazioni del 2021 mirando tuttavia a recuperare le antiche tradizioni e allargare la visione a 360 gradi. Occorre consolidare un dialogo già ben avviato nelle aree interne aprendoci ai luoghi e alle comunità dell’intero Appennino centrale”.

Una grande rete itinerante composta, di fatto, da un ente pubblico, molte realtà del terzo settore, imprese e produttori locali, artisti e naturalmente la comunità, è stata capace di disegnare un cammino lungo il nostro Appennino a sostegno dell’economia locale, della comunità, della ricostruzione di un’identità culturale e, naturalmente dell’inclusione sociale.

Nel corso di poco più di un mese, il Festival ha toccato i territori di Montalto Marche, Venarotta, Palmiano, Roccafluvione, Comunanza, Montemonaco, Montegallo, Acquasanta Terme e Arquata del Tronto, con la direzione artistica di Appennino Up, la guida e la direzione di ogni escursione di Tito Ciarma e Nico Orsini, professionisti iscritti al Collegio Guide Alpine delle Marche e l’apporto dell’impresa sociale Comete, di Decathlon San Benedetto del Tronto e Sibillini Experience per la programmazione delle attività sportive e accessibili. La kermesse ha voluto anche valorizzare il “Made in Piceno” grazie alla presenza dei produttori, delle attività locali e del Food Truck della Cooperativa di Comunità dei Sibillini con i presidi Slow Food.