Cassazione. Rigettato il ricorso dei privati contro estensione sovracanoni
L’eliminazione della barriera altimetrica concessa nel 1956 a favore dei produttori idroelettrici è stata un’ intuizione del 2011 vigorosamente voluta dal Presidente di Federbim.
Federbim quale sindacato dei Consorzi BIM, nell’interesse di tutti i Comuni rivieraschi coinvolti, ha creduto fortemente nell’abrogazione di un privilegio nato temporaneo e durato più di 50 anni.
I ricorsi vedevano coinvolti il Consorzio BIM Brembo Serio Lago di Como di Bergamo, il Consorzio dell’Adda di Sondrio e il Consorzio Adige di Verona.
La Federbim è intervenuta in tutti e tre i casi ad adiuvandum.
La Suprema Corte ha dunque posto la parola fine sulla vicenda, sancendo definitivamente la legittimità – sotto il profilo costituzionale e comunitario – della norma che ha introdotto i sovracanoni anche per gli impianti posti al di fuori del perimetro (quindi nei comuni rivieraschi).
In forza di tale pronuncia i Consorzi BIM devono ora provvedere a richiedere a EGP il pagamento dei sovracanoni a far data dal 2013, quando cioè questa vicenda ha avuto inizio con i ricorsi prima al Trap di Milano poi al TSAP di Roma.
Molto soddisfatto il Presidente di Federbim Carlo Personeni, che sottolinea l’apporto dei propri legali.
“Il risultato – conclude Personeni – è un memorabile successo ottenuto esclusivamente grazie all’operato di Federbim”.
Fonte news: sito web di Federbim